Tab Article
"Poche volte accade di aver l'impressione della facilità come leggendo La giacca verde (...). La trovata di una situazione che costringe un celebre direttore d'orchestra a celare la propria identità di fronte ad un oscuro suonatore di batteria che si spaccia per compositore è degna di un racconto della tradizione classica, diciamo: Gogol. E così l'alternanza di ironia e di pietà che guidano il lettore insensibilmente alla verità che l'autore vuol dirci, a quella esperienza della identità profonda degli uomini, della loro ambivalenza intellettuale e morale, facile ad affermare in astratto ma difficilissima a riconoscere in concreto, distinguendo l'anima sotto il carattere." (Franco Fortini)